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Un Anno Di Guerra Per I Giocatori Di Scacchi Ucraini

Un Anno Di Guerra Per I Giocatori Di Scacchi Ucraini

PeterDoggers
| 1 | Miscellanea

Un anno fa, la Russia ha invaso l'Ucraina e ha dato inizio ad una guerra che è poi continuata molto più a lungo di quanto ci si aspettasse, che probabilmente non terminerà presto. A Marzo 2022, Chess.com ha parlato con diversi giocatori di scacchi ucraini dei terribili sviluppi nel loro Paese che hanno stravolto le loro vite e le loro famiglie. Oggi, torniamo ad ascoltarli.

Vedi anche: Scacchisti Ucraini in Tempo di Guerra

Coloro che desiderano supportare direttamente l'Ucraina possono considerare una donazione alle organizzazioni che già in passato si sono dimostrate affidabili ed efficaci in tempi di crisi; tra queste:


Kiev

Giovedì 24 febbraio 2022 il diciannovenne GM Kirill Shevchenko e la sua famiglia si sono svegliati con il rumore di numerose e non lontane esplosioni. Hanno raccolto i loro documenti e si sono rifugiati nel seminterrato, dove sono rimasti tutto il giorno tentando di rimanere aggiornati sugli eventi. Il giorno successivo, frammenti di un razzo hanno colpito la casa di un vicino a 500 metri di distanza, giusto di fronte alla scuola del fratellino undicenne di Kirill. La famiglia si è dovuta di nuovo rifugiare nel seminterrato e ha poi deciso di lasciare Kyiv (Kiev); "è stata una decisione davvero difficile", ha detto Shevchenko.

Così iniziava l'articolo dell'anno scorso, e così è iniziato un anno terribile per l'Ucraina e per la famiglia Shevchenko. Ora, nel 2023, le cose hanno preso una svolta migliore per Kirill. A 20 anni, vive al momento a Bucarest, in Romania, e ha iniziato a giocare sotto la bandiera rumena. Questa settimana è già attivo nel campionato rumeno.

Shevchenko è stato aiutato dalla Federazione Scacchistica Rumena e da Sacha Dragic, CEO del Superbet Romania, che sta supportando con energia gli scacchi in Romania con eventi di massimo livello che sono parte del Grand Chess Tour; ultimamente ha anche aiutato il GM Richard Rapport a passare dall'Ungheria alla Romania.

"Sono felice di aver trovato un posto in cui posso invitare i miei genitori per estrarli da questa terribile situazione", ha detto Shevchenko. Aiuta il fatto che non è troppo lontano dall'Ucraina: Bucarest è a circa 750 km da Kiev.

All'inizio della guerra Shevchenko si è trasferito a Vinnytsa, circa 260 km a ovest di Kiev, per stare con i suoi nonni. Da lì, ha aiutato a organizzare degli streaming di beneficienza. In uno di essi, ed anche con l'aiuto di Chess.com, il GM Hikaru Nakamura ha tenuto uno streaming di beneficienza di 12 ore che ha raccolto più di 130.000$.

Ma, in quanto giovane e promettente giocatore, Shevchenko aveva bisogno di uscire e giocare. Il suo primo torneo all'estero, come lo è stato per molti dei giocatori ucraini di massimo livello, è stato il Campionato Europeo Individuale che si è tenuto in marzo-aprile in Slovenia. La regola generale è che tutti gli uomini tra i 18 e i 60 anni non possono lasciare il Paese, ma il Ministero dello Sport dell'Ucraina ha permesso loro di giocare.

Shevchenko ha poi giocato due partite nella serie a squadre tedesca, e grazie all'aiuto del GM Michael Prusikin, è potuto rimanere in Germania per alcuni mesi. Continuando a viaggiare per l'Europa, ha giocato il Superbet Rapid & Blitz a Varsavia, in Polonia; il Biel Masters in Svizzera; le Olimpiadi a Chennai, in India; il campionato a squadre della Turchia, della Polonia e della Croazia; la European Club Cup in Austria e il World Teams a Gerusalemme, in Israele.

Con lo stabilizzarsi della guerra, sua madre, suo fratello e sua nonna sono tornati a Kiev. Fortunatamente, la loro casa era ancora a posto, ma Kirill è comunque preoccupato. Potrebbero arrivare nuove ondate di attacchi, e vuole portarli di nuovo a Bucarest, al sicuro.

L'invito di Shevchenko di iniziare a giocare per la Romania è arrivato nell'autunno del 2022, attorno alle nuove ondate di attacchi russi su Kiev, su altre città e sulle centrali energetiche. "Ho deciso di accettare l'invito. Mi avrebbe dato più possibilità di crescere come giocatore di scacchi e come essere umano. Vedo come vogliono sviluppare gli scacchi nel loro Paese, il che mi ispira molto. Stanno creando una grande comunità e rendendo gli scacchi popolari in Romania. Io sono parte di questo staff, e sono lieto che ci siano delle buone fondamenta per gli scacchi. Supportano anche pienamente l'Ucraina: l'organizzazione del Superbet ha inviato circa 1,5 milioni di dollari all'Ucraina attraverso gesti di beneficienza."

Kirill Shevchenko chess
Kirill Shevchenko in maggio 2022. Foto: Maria Emelianova/Chess.com.

Il 45enne Oleksandr Matlak è il Direttore Esecutivo della Federazione Scacchistica di Kiev. All'inizio della guerra, sua moglie, i suoi due figli di sei e 11 anni e la suocera si sono spostati nella regione occidentale, ma lui ha deciso di restare nella capitale.

Oltre alle sue attività di scacchi, Matlak era coinvolto in attività di coordinamento della difesa territoriale del suo Paese e di collaborazione con i volontari per offrire cibo e vestiti alle persone che ne hanno bisogno. Durante l'anno ha anche svolto attività di istruzione di scacchi online. "La gran parte dei miei allievi sono ucraini, ma più del 50% di loro hanno lasciato l'Ucraina e ora si trovano altrove in Europa, negli USA o in Canada".

Un anno dopo, la moglie di Matlak e i due figli vivono a Wells, in Inghilterra. I suoi figli vanno a scuola, sua moglie ha trovato un lavoro sociale connesso ai rifugiati ucraini: non li vede dallo scorso giugno. "Idealmente, vorrei andare a trovarli, o verranno loro in Ucraina durante le vacanze scolastiche primaverili", ha detto Matlak. "Dipende dalla sicurezza, dall'intensità degli attacchi con i razzi".

L'inverno a Kiev è stato duro, specialmente a causa degli attacchi russi sulle centrali energetiche dell'Ucraina, che hanno portato a problemi seri con la fornitura elettrica. "A gennaio siamo stati tre giorni senza elettricità, internet o cellulari. Da allora, sono stati consegnati molti generatori di elettricità, stufe, batterie e stazioni Star Link. Quindi ci siamo abituati a sopravvivere anche in queste circostanze. Questa settimana, abbiamo avuto in realtà cinque giorni senza che saltasse la corrente, quindi si sta riavvicinando alla normalità".

Oleksandr Matlak chess
Oleksandr Matlak. Foto: Facebook.

Kharkiv

Il GM 39enne Pavel Eljanov, due volte vincitore della medaglia d'oro olimpica, è di Kharkiv, la seconda città più grande, nel nord-est dell'Ucraina. Al momento risiede a Sharjah, negli Emirati Arabi, dove sta allenando il più forte grande maestro del Paese, Saleh Salem.

"Quella storia inizia proprio il primo giorno di guerra", ha detto Eljanov. "Il contratto iniziava l'1 marzo 2022, e avevo un volo prenotato per il 24 febbraio da Kharkiv. Ma non ho potuto volare, e sono rimasto bloccato in Ucraina per un po' di tempo".

Mentre Kharkiv affrontava i bombardamenti, circa la metà della sua popolazione di tre milioni ha abbandonato la città nelle prime settimane. La madre di Eljanov ha portato con sé la figlia andando a Lviv, la città più grande della zona occidentale del Paese, a circa 70 km dal confine con la Polonia. "Ad un certo punto, il loro treno si trovava a Kiev di notte; un missile è caduto molto vicino al treno, cosa che mi ha portato parecchio stress. Seguivo le notizie e controllavo gli orari del treno online, ma alla fine sono arrivati a Lviv".

Mentre Eljanov si trovava ancora in Ucraina, ha aiutato a raccogliere donazioni, come Shevchenko. "Ho raccolto circa 12.000 dollari e poi in prima persona ho praticamente aggiunto una cifra equivalente", ha detto. "In totale abbiamo fatto circa 25.000 dollari".

Essendo stata ultimamente sconfitta sul campo di battaglia, la Russia ha iniziato a bombardare massivamente le infrastrutture. Vinceremo comunque, ma potete contribuire ad aiutare i nostri giocatori di scacchi che hanno imbracciato le armi. Tra i nostri guerrieri c'è il GM Igor Kovalenko, della top-100. — Pavel Eljanov

Kharkiv stessa non è mai stata pienamente occupata, ma ci sono stati molti combattimenti. Nel maggio 2022, i russi si sono ritirati dai villaggi circostanti; la città si trova a circa 40 km dal confine russo.

"Ora è relativamente tranquillo, ma non pienamente sicuro!, ha detto Eljanov. "La scorsa settimana ci sono stati alcuni attacchi. La Russia ha ancora dei vecchi missili, gli S-300, ne hanno migliaia, e sono economici. Non sono precisi, ma possono colpire un numero di volte quasi illimitato, e sono piuttosto vicini. Ma non è come nelle prime settimane, quando c'erano attacchi aerei quotidiani".

Eljanov possiede un appartamento in un grande edificio residenziale, che fortunatamente è ancora in piedi. L'appartamento di sua madre è ancora intatto. "Vorrei tanto tornare nel mio Paese, ma non ho idea; non ci sono previsioni. Serve tempo per ripristinare tutto".

Dopo circa due settimane, Eljanov ha raggiunto Sharjah, dove sua figlia vive con lui. La sua ex moglie rimane a Kharkiv, perché suo marito è comandante di un battaglione per la difesa territoriale della città.

Accanto al suo lavoro da allenatore, Eljanov nell'ultimo anno è riuscito anche a giocare un po' a scacchi. Ha giocato nei campionati tedeschi e spagnoli e ha vinto un torneo a Dortmund, tornando anche con l'Elo sopra ai 2700.

Poiché il suo contratto da un anno con gli Emirati sta per terminare, Eljanov è al momento alla ricerca di opportunità. Vuole spostarsi in Europa e spera di giocare e lavorare lì. Poco dopo che Chess.com l'ha contattato, la Federazione Scacchistica Inglese ha annunciato che sta tentando di trovare modo di ospitare Eljanov e la sua famiglia.

Come Eljanov, anche il GM 42enne Alexander Moiseenko viene da Kharkiv e si trova all'estero un anno dopo l'inizio della guerra. Nel maggio 2022 si è trasferito in Kazakistan, dove al momento lavora come uno degli allenatori di una delle giocatrici kazake più forti.

Moiseenko inizialmente era rimasto a Kharkiv con il padre 81enne, ma dopo 10 giorni di guerra si è spostato nella regione della Poltava, un po' più a ovest, dove con sua sorella ha trovato un luogo più sicuro. Mentre era ancora lì ha tentato di aiutare, per esempio facendo la cernita di quante persone rimaste negli appartamenti avevano bisogno di attenzioni mediche. Suo padre è rimasto per qualche mese a Kremenchuk con degli amici, ma il prima possibile è tornato di nuovo a Kharkiv.

Anche per Moiseenko è stato il Campionato Europeo il primo momento di ritorno alla scacchiera. "Ho preso un autobus fino a Budapest, poi un autobus per la Slovenia. Era OK, ma c'era anche troppo stress, quindi è stato difficile giocare".

Ma mano che le cose si sono in qualche modo calmate, circa il 60% delle persone che hanno lasciato Kharkiv sono anche tornate. La situazione è decisamente migliore che a marzo, ma non è nemmeno del tutto sicura. "Alcune settimane da è stata attaccata l'università", ha detto Moiseenko. "Avevamo un enorme club di scacchi lì, dove da bambino giocavo tutte le settimane. Ora, tre dei sette piani sono completamente distrutti".

Anche se vorrebbe tornare a Kharkiv, per ora la vita di Moiseenko è OK. Sua madre è kazaka e lì ha dei parenti. "In passato sono stato in Kazakistan molte volte e avevo connessioni negli scacchi. Poi sono stato invistato ad allenare la squadra femminile dal mio buon amico e GM Darmen Sadvakasov. Siamo andati alle Olimpiadi in India senza due forti giocatrici, ma siamo comunque arrivati quinti".

Alexander Moiseenko. Photo: Peter Doggers/Chess.com.
Alexander Moiseenko. Foto: Peter Doggers/Chess.com.

Odessa

Stavolta Chess.com non è riuscito a parlare con la GM 43enne Natalia Zhukova, ma vi raccomandiamo molto la sua recente intervista per il New in Chess Magazine. Essendo donna, avrebbe potuto lasciare il Paese quando voleva, ma ha deciso di rimanere.

Durante l'ultimo anno ha lavorato come membro del Consiglio Comunale per il partito del Presidente Zelensky, Servant of the People. La due volte Campionessa Europea e vincitrice dell'oro olimpico a squadre raccoglie anche lei fondi per i giocatori di scacchi ucraini colpiti dalla guerra.

Una frase incisiva pronunciata nell'intervista è una cosa detta anche da altri giocatori in questo articolo: non è possibile capire davvero la guerra se non ci sei dentro. Zhukova: "È incomprensibile. Si tratta di una guerra vera, del tipo che abbiamo visto solo nei film. Quando ho visitato l'Europa, ho capito che lì ha gente ha ricominciato con la propria vita. Sì, ci supportano e ci aiutano. Ma non importa quanto si leggano le notizie... se non vivi qui, non puoi capire quanto travolgente sia la guerra, o come sia quando questa continua già da quasi un anno".

Uno sviluppo più lieto per Zhukova l'anno scorso è stato il fatto che ha sposato il GM Alexander Onischuk, che è emigrato negli Stati Uniti nel 2001. I due si conoscono da 28 anni e si sono incontrati a maggio 2022 all'evento di Bucarest del Grand Chess Tour. A dicembre, Onischuk ha raggiunto Zhukova a Odessa.

Natalia Zhukova New in Chess magazine
Natalia Zhukova sulla copertina della rivista New in Chess 2023/1.

Un altro grande maestro che è stato attivo nel settore civile a Odessa è il GM 52enne Mikhail Golubev. Noto nell'ovest per essere autore di diversi libri di scacchi all'inizio degli anni 2000, ad un certo punto è diventato attivo politicamente e dal 2013 è entrato nel movimento Euromaidan. Ora sta lavorando principalmente come istruttore di scacchi online.

Ha iniziato la nostra intervista menzionando che al momento c'è una battuta popolare nei social media dell'Ucraina: "Dimmi cosa ti ha aiutato nell'ultimo anno a non impazzire? Niente mi ha aiutato; sono impazzito!"

Secondo Golubev, questa battuta riflette l'umore degli ucraini, che stanno lottando e se la passano duramente. Per loro è difficile, ma lo humor aiuta. "Personalmente non ho sofferto più di tanti ucraini e meno di milioni di ucraini, quindi non sono nella posizione di potermi lamentare", ha detto.

Golubev è rimasto a Odessa tutto l'anno, eccetto quando ha partecipato all'Anfield Cup, un torneo rapid di due giorni a Kiev nel settembre 2022. Si è tenuto all'Anfield Pub, un locale per i fan ucraini dell'FC Liverpool, e per Golubev è stata la prima volta in 25 anni che ha giocato a Kiev.

Un servizio in TV del torneo al pub.

Golubev ha detto che soprattutto le prime fasi della guerra sono state molto difficili. "All'inizio era molto teso. Ora posso dire che indubbiamente eravamo scioccati, anche quelli che in qualche modo erano preparati. Per il primo mese e mezzo non c'era tempo per lunghe riflessioni: pianificare per più di due giorni era impossibile, c'erano attacchi aerei e missili. Ci aspettavamo attacchi di ogni tipo, per esempio attraverso il Mar Nero. Quel che è successo a Kherson sarebbe potuto accadere a noi. Nella nostra famiglia guardiamo spesso film assieme, ma non abbiamo potuto vedere nulla per un mese e mezzo, mia moglie per più di metà anno".

Secondo Golubev, le cose sono passate "da una situazione estrema ad una guerra-maratona". Ha ricominciato con l'insegnamento degli scacchi online, ma anche con i suoi doveri nella federazione regionale di scacchi e con l'aiuto dei volontari. "Le persone che sono interessate ad aiutare la regione di Odessa possono contattarmi sui social media," ha detto. "Faccio quel che posso".

Lviv

Mentre sua moglie e sua figlia sono fuggite in Polonia all'inizio della guerra, il GM 36enne Andrei Volokitin inizialmente è rimasto a Lviv. In quanto città più grande della regione a ovest del Paese, è rimasta relativamente sicura grazia alla sua prossimità con la Polonia.

"In generale, al momento non ci sono luoghi sicuri", ha detto Volokitin. Un giorno prima che lo intervistassimo, c'era stato un nuovo attacco infrastrutturale nella regione di Lviv.

Volokitin ha anche lui giocato il Campionato Europeo in Slovenia, e dopo di quello, nell'aprile 2022, ha raggiunto la sua famiglia in Polonia. Si trovano in una piccola città montana non lontana dal confine con l'Ucraina. I suoi genitori vivono in Ucraina, in una dacha a circa 15 km da Lviv.

"La vita in Ucraina e la vita in Europa sono totalmente diverse; sono due mondi distinti", ha detto Volokitin. "Qui non c'è la guerra; non sento la guerra nell'aria. A volte mia moglie torna in Ucraina, e conosce molto bene i problemi che ci sono lì, per esempio con l'elettricità".

L'anno scorso Volokitin ha potuto giocare abbastanza nei campionati tedesco e ungherese e anche alle Olimpiadi di Chennai, all'European Club Cup e al Campionato del Mondo a Squadre. "Nella prima metà dell'anno è stato molto difficile dal punto di vista psicologico giocare a scacchi, e ho giocato piuttosto male. Abbiamo anche dovuto traslocare sei o sette volte, ma una volta trovato un appartamento a lungo termine ho iniziato a giocare meglio". All'European Club Cup ha fatto un fantastico 6,5/7 con una performance da 2931.

"Mia figlia ora ha quattro anni e va all'asilo", ha detto Volokitin. "Parla già bene polacco. Abbiamo ottenuto il permesso di vivere in Polonia molto velocemente. In generale, in Polonia c'è stato un grande supporto nei confronti dell'Ucraina. Nonostante questo, vorremmo ad un certo punto tornare in Ucraina; rimane il nostro sogno".

Andrei Volokitin chess
Andrei Volokitin. Foto: Peter Doggers/Chess.com.

Quando l'abbiamo chiamata l'anno scorso, la WGM 38enne Myroslava Hrabinska era rimasta con sua figlia e suo figlio da sua sorella, in Germania, vicino a Francoforte. Suo marito, l'IM 49enne Vladimir Grabinsky [Chess.com ha scelto di adottare la traslitterazione dei loro nomi usata dalla FIDE], era rimasto a Lviv. Stavolta la chiamata Skype era sia con Myroslava che con Vladimir, assieme a Lviv.

Dopo tre mesi, quando Kiev e altre regioni sono state liberate e si è saputo che l'esercito ucraino stava avendo successo nella difesa, Myroslava e i bambini sono tornati a Lviv, anche se lì la vita è più difficile che in Germania. "Ai bambini mancava casa", ha detto Hrabinska. "Almeno a Lviv conosciamo la situazione".

Mentre gli Ucraini si abituano ad una situazione in cui una cosa elementare come l'elettricità non è una certezza, la vita a Lviv continua. Gli allarmi di raid aerei ci sono ancora, a volte non ci sono per alcuni giorni e a volte sono diverse volte in una giornata. Quando ci sono, la famiglia deve nascondersi nel loro bagno, perché nei paraggi non hanno un riparo migliore. A causa della prossimità con l'aeroporto, il quartiere è un po' più pericoloso di altre zone della città.

Anche gli scacchi continuano. Grabinsky lavora quotidianamente alla sua scuola di scacchi, che ha circa un centinaio di ragazzi; la gran parte di essi ci va due o tre volte la settimana. Il livello è piuttosto alto: un gruppo è al livello di candidato maestro (circa 2100-2300, uno è di prima categoria (circa 1900-2100). Grabinsky: "Circa il 10-15% dei bambini ha lasciato il Paese. Questi numeri sono più bassi che a Kiev, dato che qui è più sicuro".

Grabinsky Hrabinska family chess
La famiglia Grabinsky nell'estate 2021.

La FIDE e la guerra

Per i giocatori ucraini, il modo in cui la FIDE si è comportata durante quest'anno di guerra è stato deludente. Eljanov lo definisce persino "un gran caos", e spiega: "È molto chiaro che la FIDE è più filorussa di quanto pensassi prima. Almeno ad un certo punto hanno squalificato il GM Sergey Karjakin, ma comunque non è stato sufficiente".

Eljanov si riferisce alla squalifica di sei mesi, dal 21 marzo al 21 settembre 2022, data a Karjakin, che è stato escluso da competizioni FIDE a causa delle sue dichiarazioni sui social media, filoputiniane e a favore della guerra.

Golubev: "Nono molto deluso che dopo la fine della sospensione di Karjakin questa non sia stata prolungata. Durante la sua sospensione ha fatto cose ben peggiori in direzione della propaganda di guerra rispetto a quelle che ha fatto prima; merita di essere sospeso a vita".

Quattro giorni dopo l'inizio della guerra, il Comitato Internazionale Olimpico (IOC) ha raccomandato "alle federazioni sportive internazionali e agli organizzatori di eventi sportivi di non invitare né permettere la partecipazione di atleti o rappresentanti russi o bielorussi nelle competizioni internazionali". Poco dopo, la Federazione Internazionale degli Scacchi (FIDE) ha bannato Russia e Bielorussia dalle competizioni a squadre ufficiali, ma ha continuato a permettere ai giocatori singoli di giocare sotto la bandiera FIDE, per la quale ha introdotto una procedura semplificata.

All'inizio di questa settimana, la FIDE ha annunciato che sospenderà le tasse di trasferimento e i compensi per i giocatori russi che vorranno passare a federazioni europee quando la Federazione Scacchistica Russa lascerà l'European Chess Union per passare all'Asian Chess Federation. La gran parte dei giocatori ucraini sentiti da Chess.com pensano che la cosa vada bene, specialmente per i giocatori russi che hanno lasciato il loro Paese, si sono espressi contro la guerra e stanno giocando sotto la bandiera FIDE.

C'è un dettaglio della decisione del Consiglio FIDE che però turba gli ucraini, ossia il seguente:

"Nel caso che il giocatore decida di lasciare la federazione nazionale alla quale si è trasferito con la procedura suddetta, questa federazione non dovrà ricevere alcuna quota compensativa. Inoltre, tale giocatore potrà più avanti trasferirsi nuovamente alla CFR senza ulteriori quote da pagare alla precedente federazione nazionale né alla FIDE."

Grabinsky: "Se un giocatore che non vuole stare con Putin e con il suo regime vuole passare ad un altro Pese, lo accetto completamente e sono d'accordo. Se la FIDE non guadagna denaro da un trasferimento simile, anche questo è normale. Ma perché dovrebbero tornare senza pagare? Ora possono semplicemente sfruttare la situazione, partecipare a tutti i tornei che vogliono, poi tornare e giocare di nuovo per la Russia. In questo modo i giocatori russi ottengono ancora più privilegi". 

Eljanov: "In generale, è molto chiaro che se vogliono giocare in Europa e viaggiare, prima di tutto la condizione minima è quella di passare sotto bandiera FIDE, poi devono firmare ufficialmente una lettera in cui dichiarano di essere contro la guerra e di non supportare il governo russo. Sicuro, questo potrebbe portar loro dei problemi, ma bisogna scegliere una parte ora; questa è la più grande guerra europea dai tempi della Seconda Guerra Mondiale. Non riguarda una partita a scacchi, qui si parla di vite umane".


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PeterDoggers
Peter Doggers

Peter Doggers joined a chess club a month before turning 15 and still plays for it. He used to be an active tournament player and holds two IM norms.

Peter has a Master of Arts degree in Dutch Language & Literature. He briefly worked at New in Chess, then as a Dutch teacher and then in a project for improving safety and security in Amsterdam schools.

Between 2007 and 2013 Peter was running ChessVibes, a major source for chess news and videos acquired by Chess.com in October 2013.

As our Director News & Events, Peter writes many of our news reports. In the summer of 2022, The Guardian’s Leonard Barden described him as “widely regarded as the world’s best chess journalist.”

In October, Peter's first book The Chess Revolution will be published!


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