Nakamura Sui Candidati: 'Sono Io Il Più Vecchio Giocatore In Campo?"
La scorsa domenica il GM Hikaru Nakamura si è unito per una chiacchierata ai GM commentatori Yasser Seirawan e Daniel Naroditsky dopo aver vinto il Knockout della nona settimana del Rapid Chess Championship; ha spiegato come si sta preparando per i Candidati e la mentalità che sta adottando per partecipare ad uno dei tornei più grandi della sua carriera, riflettendo anche sul fatto che è uno dei giocatori più vecchi ad essersi qualificati.
Yasser Seirawan (YS): Hikaru, mi congratulo di cuore per la tua qualificazione ai Candidati, brillante. Ci rendi tutti molto fieri: ben fatto amico mio, ben fatto!
Grazie, lo apprezzo. Faccio quel che posso.
YS: Beh, certo che l'hai fatto! Raggiungere i Candidati, come tutti sanno, è davvero, davvero difficile, ma ora devi passare all'obiettivo successivo. C'è un premio, no? Sei uno che affronta le sfide. Come ti stai preparando?
Al momento, sto prima di tutto assemblando una squadra. Diversamente da quando mi sono qualificato nel 2016, e forse da qualsiasi altro ciclo mondiale a memoria recente, è ovvio che gli ultimi due qualificati, cioè il GM Richard Rapport ed io, abbiamo davvero poco tempo. Mancano due mesi all'inizio dell'evento, quindi come prima cosa sto tentando di costruire la squadra; poi, probabilmente tra una settimana, inizierò ad approfondire delle idee. Tecnicamente non sappiamo nemmeno con certezza chi sarà l'ottavo candidato, anche se in tutta probabilità si tratterà del GM Ding Liren. Quindi, entro una settimana inizierò a considerare bene le cose, ma è già fantastico essermi qualificato. Penso che la cosa più importante per me, più ancora che la qualifica, sia stata la performance che ho sfoderato verso la fine della tappa di Berlino, vincendo tre partite di fila nella fase a Gironi: dopo quel punto, il resto è stato praticamente la ciliegina sulla torta.
Penso che la cosa più importante per me, più ancora che la qualifica, sia stata la performance che ho sfoderato verso la fine della tappa di Berlino.
YS: Assolutamente. Diventare il numero uno al mondo per Elo sia blitz che rapid è una gran cosa. E quel che mi racconti è una cosa piuttosto interessante, credo che un sacco di spettatori vorrebbero sentire quello che hai da raccontare. Ci dici che stai mettendo assieme una squadra, ma che significa? Cosa fa un grande maestro come te? Cos'è una squadra?
Credo che come prima cosa, be', guarda una partita come quella che ho giocato contro il GM Levon Aronian, una di quelle in cui capita di provare un'idea nuova. L'ho fatta funzionare in precedenza in una partita rapid, ma questa era una partita classica. Avevo già sospettato che con questo piano con 22...g5 sarei finito nei guai.
Quel che fai è tentare di trovare una o due persone capaci di aiutarti nella preparazione di specifiche aperture, che è tra l'altro il motivo per cui di solito non riveli in giro chi sono i tuoi collaboratori fino a dopo l'evento, altrimenti scopri le carte. Ci sono giocatori che giocano aperture specifiche, semplicemente non vuoi che gli avversari lo sappiano in anticipo. Quindi, principalmente, si tratta di trovare i giocatori specialisti di certe aperture; magari hanno delle capacità particolari, e per esempio sono adatti a giocare con te partite di allenamento. Forse giocano bene la Spagnola, o forse il Gambetto di Donna Rifiutato.
Ma in generale cerchi queste cose, o persone esperte in campi specifici. Devo però dire, in tutta franchezza, di aver già fatto qualcosa di simile nel 2016, lavorando con il GM Peter Leko perché avevo deciso di giocare la Difesa Ovest Indiana; in quell'evento, due delle mie tre sconfitte sono state proprio con la Difesa Ovest Indiana: può essere una lama a doppio taglio.
Daniel Naroditsky (DN): Hikaru, ho solo una domanda velocissima sul tuo modo di prepararti mentalmente per l'evento. Stai provando a trattarlo come il Grand Prix raccontandoti: "Questo è solo un altro torneo, devo giocare al meglio"? Oppure più con il taglio "Questo è un torneo speciale" e dunque la tua preparazione è molto specifica? Come ti stai condizionando mentalmente in preparazione per i Candidati?
Io credo di trattarlo per la gran parte come un qualsiasi altro torneo, ma una cosa che ho detto abbastanza spesso negli ultimi tempi è che forse i miei due più grossi rimpianti vengono entrambi dal torneo dei Candidati del 2016. Prima di tutto, l'aver cambiato repertorio, in particolare essere passato all'Indiana di Donna dal Gambetto di Donna Rifiutato, a cui sono poi tornato per la mia partita contro il GM Veselin Topalov alla fine dell'evento, che ho poi vinto. Il secondo rimpianto è che credo di aver completamente ceduto alla pressione. Ricordo che ogni notte riuscivo a dormire forse quattro o cinque ore, ho semplicemente lasciato che tutto quello stress e pressione mi travolgessero. Anche se stavolta non vincerò il torneo, credo che la cosa più importante per me sarà già l'aver avuto la possibilità di giocare bene, meglio di quella volta, a quei livelli; davvero non pensavo che ne avrei più avuto la possibilità dopo il 2016.
Davvero non pensavo che ne avrei più avuto la possibilità dopo il 2016.
YS: Sembra che tu abbia già imparato molto dalla tua prima esperienza ai Candidati e che ora tu ti conosca meglio come giocatore. Sei un giocatore molto più maturo ora, Hikaru. Quali pensi che siano le tue possibilità?
Be', ad essere sincero sono piuttosto fortunato. Penso che se questa occasione mi fosse capitata per esempio nel 2019 avrei avuto gli stessi identici problemi di stress e pressione. Penso che se cerchiamo un esempio significativo, magari Levon Aronian, lui ha giocato cinque o sei Candidati; ogni singola volta al giro di boa era in testa, e poi verso la fine qualcosa gli è andato storto. Credo che certamente mi aiuti il fatto che per me il torneo non sia tutto-o-niente, come invece sarà per praticamente qualunque altro candidato. Sai, penso che ti risponderò così: se riesco ad uscire dalle aperture senza avere una posizione già compromessa, allora sono persino un favorito nell'evento. Perlomeno, mi sento semplicemente molto fiducioso delle mie capacità di giocare a scacchi e basta.
Credo che certamente mi aiuti il fatto che per me il torneo non sia tutto-o-niente, come invece sarà per praticamente qualunque altro candidato.
DN: Sei emozionato all'idea di giocare contro il GM Alireza Firouzja nei Candidati? Non vedi l'ora di mostrare che la vecchia generazione ha ancora delle carte da giocare?
È strano, aspetta, sto pensando giusto adesso ai candidati... non dirmi che sono io il giocatore più vecchio in campo?
YS [ridendo]: E Hikaru se ne accorge ora!
Lo sono davvero, è così? Non ci avevo mai pensato fino ad adesso. Oh caspita, è una follia.
YS: Sei il vecchietto della lista!
DN: 34 anni, sì.
È assurdo.
YS: È un gioco da ragazzi.
[Il GM Teimour Radjabov, nato nel 1987, poco prima, è in realtà il giocatore più "anziano" in questo torneo dei Candidati, anche se di poco. - ndr]
Quel che vi dirò su Alireza è questo: è probabilmente l'unico giocatore che non ho affrontato molte volte. Ovviamente è da tempo che si allena per i Candidati: sarà emozionante. Penso che ci siano moltissime persone che hanno grandi aspettative nei confronti di Alireza, che pensano che vincerà i Candidati per andare in futuro a sfidare il GM Magnus Carlsen. Ma io credo di essermela cavata bene contro di lui finora, e sarà divertente giocare contro qualcuno tanto più giovane di me; infatti, forse addirittura da quando ho giocato contro Magnus—intendo, dopotutto c'era proprio Magnus sulla scena—non credo di aver giocato con qualcuno con la consapevolezza che fosse tanto più giovane di me. Si tratta solo di un paio d'anni, più o meno... sarà emozionante, vedremo come andrà.
YS: Hikaru, cosa posso dirti... ti auguriamo tutta la fortuna del mondo, nella tua campagna da Candidato ti seguiremo e tiferemo per te.
Grazie mille, ragazzi.