La FIDE aggiorna l'Elo di 350.000 giocatori con un importante cambiamento
La FIDE, l'organo di governo del mondo degli scacchi, ha compiuto una mossa significativa nel tentativo di combattere la deflazione del rating e migliorare l'accuratezza del sistema di classificazione, modificando l'Elo di centinaia di migliaia di giocatori. Tuttavia, tale ristrutturazione non è sfuggita alle critiche.
Lo scorso dicembre Chess.com ha riferito dei cambiamenti drastici proposti dalla Qualifications Commission (QC) della FIDE con l'obiettivo di perfezionare l'accuratezza del sistema di rating e di affrontare il presunto problema della deflazione. I cambiamenti sono stati introdotti in seguito alle raccomandazioni dello statistico scacchista Jeff Sonas dopo un annuncio fatto a luglio dello scorso anno.
Le proposte sono state approvate dal Consiglio FIDE il 14 dicembre e, invece del primo gennaio, le quattro modifiche sono entrate in vigore il primo marzo:
- Un aggiustamento fino a 400 punti di Elo
- Un aggiustamento dell'Elo minimo
- Modifiche all'Elo iniziale
- Reintroduzione della regola dei 400 punti
Se hai un Elo FIDE inferiore a 2000, potresti, insieme a circa 350.000 altre persone, voler controllare il tuo nuovo rating. Ben l'85% di tutti i giocatori vedrà una modifica una tantum fino a 400 punti aggiunti al proprio rating, mentre non sono previsti aggiustamenti per i circa 70.000 giocatori con Elo superiore a 2000.
L'obiettivo, secondo Sonas, è quello di comprimere i rating da 1400 a 2000 senza influenzare l'ordine dei giocatori, ma solo riavvicinandoli. La formula è:
(0,40) x (2000 - Rating)
Tale formula prevede che ai giocatori vengano aggiunti tra gli 0 e i 400 punti Elo. I giocatori classificati esattamente a 1000 otterranno un aumento di 400 punti, mentre un giocatore di 1500 aumenterà la sua valutazione di 200 punti. Un giocatore classificato a 1950 riceverà solo 20 punti in più.
Happy free rating day!! đŸ“ˆ #FIDE pic.twitter.com/6pIanDiUe1
— ChessDojo (@chessdojo) March 1, 2024
Felice giornata del rating gratuito!! đŸ“ˆ — ChessDojo (@chessdojo), 1 marzo 2024.
Sebbene le modifiche siano state approvate con poche obiezioni, non sono mancate le critiche. Una di queste è stata avanzata da Otto Milvang, arbitro internazionale, presidente della Commissione arbitri della Federazione Scacchistica Norvegese e membro della Commissione Tecnica della FIDE.
In una risposta di oltre 12 pagine all'analisi di Sonas, Milvang ha affermato che le modifiche non risolveranno il problema della deflazione dell'Elo. "Un rating minimo [di] 1400 [divide] i giocatori in classificati e non classificati, e nella fascia 1400-1600 il rating è altamente inaffidabile", scrive.
"Il documento mostra anche che il rating minimo è un confine che crea [rating] inaffidabili per i giocatori con il rating più basso. Inoltre, distrugge la naturale distribuzione dei rating tra i giocatori. Nel modello proposto, [il] rating minimo viene rimosso e la simulazione mostra che ciò comporta solo vantaggi".
Ha sottolineato che la sfida è rappresentata dai molti giovani giocatori underrated (cioè con un Elo inferiore rispetto alla loro forza di gioco), che fanno diminuire il rating dei giocatori affermati. "La proposta del QC non risolve questo problema. Avremo ancora giovani giocatori di talento che scaleranno le classifiche a scapito dei giocatori affermati".
Milvang osserva anche che i rating in molti casi sono "ecosistemi chiusi" e "si evolvono in modo diverso nei vari Paesi". Per esempio, l'Elo medio in Germania è di 1803, mentre in India è di 1298.
"[La tabella] mostra un'enorme differenza di rating tra i giocatori di Germania e India. È impossibile dire se questa differenza sia reale o artificiale. Una compressione del rating aiuterà? No!", osserva.
Inoltre, Milvang ha criticato l'aumento della soglia minima di rating a 1400 dopo la riduzione a 1000 nel 2012. Ha sottolineato la necessità di meccanismi per prevenire la deflazione del rating piuttosto che affidarsi esclusivamente agli aggiustamenti del rating.
"Sonas sostiene che la diminuzione del rating minimo inizierà a sottrarre grandi quantità di punti di rating dal pool stabilito. Questo è vero anche per la proposta del QC, quindi il problema non è che i giocatori con un rating basso aumentino le loro capacità di gioco, ma che non ci sono meccanismi per prevenire la deflazione".
Ha osservato che la comunità scacchistica norvegese ha avuto un sistema di rating che partiva da 600 fino al 2017, quando il sistema di rating FIDE è diventato il principale.
"Già nel 2017 era chiaro che il fatto che si tratti di un rating minimo con 2/3 dei giocatori con rating e 1/3 senza rating è impegnativo. Il minimo dà [un] alto grado di incertezza entro i primi 300 punti di rating (1000-1300)".
Nella sua proposta, Milvang ha suggerito di rivedere la formula per il calcolo del rating, eliminando il rating minimo e incorporando aggiustamenti basati sul numero di partite giocate.
Milvang ha affermato che il cambiamento "azzererà l'attuale deflazione del sistema di rating, ma non la fermerà per il futuro".
"La FIDE [deve] introdurre un regolamento di rating a lungo termine che inverta la deflazione, e con un sistema di rating che copra tutti gli scacchisti", ha scritto nelle sue conclusioni.
2100 FIDEs looking for their rating adjusment pic.twitter.com/fTRi49MvCR
— Strong Chess (@thestrongchess) March 1, 2024
I 2100 FIDE che cercano il loro bonus di rating. — Strong Chess (@thestrongchess), 1 marzo 2024.
Tarjei J. Svensen is a Norwegian chess journalist who worked for some of the country's biggest media outlets and appeared on several national TV broadcasts. Between 2015 and 2019, he ran his chess website mattogpatt.no, covering chess news in Norwegian and partly in English.
In 2020, he was hired by Chess24 to cover chess news, eventually moving to Chess.com as a full-time chess journalist in 2023. He is also known for his extensive coverage of chess news on his X/Twitter account.
