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Federazione Scacchistica Russa Richiede Il Passaggio All'Asia: Si Complicano I Rapporti Con L'Europa
Il Presidente RCF Andrey Filatov. Foto: Maria Emelianova/Chess.com.

Federazione Scacchistica Russa Richiede Il Passaggio All'Asia: Si Complicano I Rapporti Con L'Europa

Leon_Watson
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La potente Federazione Scacchistica Russa (RCF), la più grande al mondo, sta proseguendo con una mossa storica: martedì è stato comunicato che ha fatto richiesta formale di passare dall'European Chess Union (ECU) all'Asia.

Si tratta dell'ultimo di una triste serie di episodi che ha fatto puntare i riflettori sulla profonda spaccatura del mondo degli scacchi a proposito della guerra in Ucraina: i dirigenti dell'ECU hanno riferito alla Federazione Russa che è necessario rassegni le dimissioni dall'Unione Scacchistica Europea prima che possa essere ammessa in quella Asiatica (Asian Chess Union, ACF).

L'ECU ha riferito che si aspetta che la richiesta della RCF's application venga ricevuta e accettata dalla prossima Assemblea Generale ACF, che si svolgerà tra il 26 febbraio e il 3 marzo.

Un'Organizzazione Politica?

L'ECU ha ribadito che considera la RCF, che rappresenta più di 35.000 giocatori e 200 grandi maestri, "esposta politicamente". L'ECU ha anche riaffermato la sua opposizione al fatto che la Crimea sia stata annessa alla sua struttura ufficiale. Entrambe le posizioni si sono trovate sulla rotta di collisione con la Federazione Russa, che da marzo dell'anno scorso è stata sospesa dall'ECU.

La dichiarazione dell'ECU riporta: "L'ECU ha preso una posizione chiara, esprimendo la sua preoccupazione a proposito degli ufficiali di alto rango del Consiglio di Sicurezza della Russia che fanno parte della struttura condizionale della RCF (Consiglio dei Fiduciari), incluso il Ministro della Difesa Russo Sergei Shoigu e l'Addetto Stampa del Presidente Russo Dmitry Peskov.

"Ciò rende la RCF, un ente sportivo, non solo esposto politicamente, ma esposto anche alle conseguenze della guerra. Crediamo fermamente che in momenti così cruciali per la pace e la sicurezza dell'Europa ogni federazione debba proteggere la sua indipendenza di ente sportivo".

A luglio, durante l'Assemblea Generale, i membri dell'ECU sono stati informati della decisione della Russia: qui sotto potete vedere le riprese della discussione (a 3 ore e 2 minuti).

Davanti alla reazione del mondo scacchistico all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia il 24 febbraio dell'anno scorso, le federazioni scacchistiche sono state costrette ad agire.

La FIDE, il corpo governativo mondiale degli scacchi condotto in buona parte da russi, ha inizialmente privato Mosca delle Olimpiadi, alle quali partecipano 190 nazioni, che si dovevano tenere lì lo scorso luglio. È stata poi Chennai a rimpiazzare Mosca come città ospitante; poi, tre giorni dopo che i carrarmati russi hanno varcato i confini dell'Ucraina, la FIDE ha preso la decisione storica di bannare la Russia e la vicina Bielorussia dalle manifestazioni ufficiali.

Sospensione Di Bielorussia e Russia

Le due nazioni hanno ricevuto il divieto di organizzare competizioni ed eventi FIDE ufficiali di scacchi; ai giocatori russi e bielorussi è anche stato proibito di mettere in mostra le loro bandiere nazionali in eventi validi per la FIDE, la quale ha anche affermato di voler chiudere tutti gli accordi di sponsorizzazione con aziende sanzionate russe o bielorusse o controllate da questi stati.

Così facendo, la FIDE ha seguito alcune raccomandazioni del Comitato Internazionale Olimpico (IOC), della quale è membro; in realtà non ha seguito altre sue raccomandazioni, che prevedevano l'esclusione di giocatori della Russia e della Bielorussia dalle competizioni internazionali.

Il 3 marzo l'ECU ha seguito l'esempio della FIDE: ha sospeso le federazioni scacchistiche della Russia e della Bielorussia dopo una riunione straordinaria del Consiglio, che però non ha accettato la proposta della Federazione Scacchistica Ucraina di espellere la RCF. La Russia e la Bielorussia rimangono però sospese.

Da allora l'ECU ha offerto supporto ai giocatori ucraini colpiti dalla guerra e ai russi che hanno chiesto di giocare sotto la bandiera FIDE, che si sono trasferiti in Europa o che si sono trasferiti ad altre federazioni.

L'ECU ha aggiunto: "Anche se l'ECU riconosce la grande storia scacchistica e i contributi della Russia [al nostro sport], l'invasione e la guerra in Ucraina hanno costretto lo IOC e le federazioni sportive internazionali ad assumere decisioni difficili e posizioni ferme. Lo IOC ha ribadito più volte che l'intento delle sanzioni non è quello di punire i singoli atleti: coerentemente, l'ECU è una delle federazioni che da marzo 2022 ha permesso ai singoli atleti di competere sotto chiari termini di neutralità puntualizzati dalla Commissione ECU e approvati dall'Assemblea Generale, soprattutto per quanto riguarda quegli atleti che non hanno agito contro la missione di pace degli sport.

"Diversi giocatori che prima appartenevano alla RCF sono passati su loro richiesta a giocare sotto bandiera FIDE e con uno status speciale FIDE, ed hanno ora residenza permanente in Europa. Il trasferimento pianificato dalla RCF all'Asia potrebbe portare a questi giocatori diversi problemi: per supportarli l'ECU accetterebbe quelli interessati a rimanere parte della famiglia scacchistica europea come partecipanti ai prossimi Campionati Europei, con uno status speciale concordato con la FIDE". 

Pare che la RCF preveda che il suo trasferimento all'ACU sia una mera formalità e che non si aspetti opposizioni in merito.

'Rompere Il Blocco'

A dicembre l'appena rieletto presidente RCF Andrey Filatov ha riferito all'agenzia stampa russa Ria Novosti: "Spero che la nostra sia la prima federazione a rompere il blocco. La Russia ad oggi è forte negli scacchi".

Ha poi aggiunto: "Abbiamo fatto richiesta e finora le reazioni sono positive. Speriamo che il voto si svolga presto, e non vedo ancora ostacoli. La data del voto era stata decisa, ma sta cambiando in continuazione; per questioni tecniche stiamo aspettando il primo trimestre del prossimo anno, e finora tutte le federazioni ci supportano e non ne conosco nemmeno una intenzionata a dire di non voler vedere la Russia nell'ACU."

Filatov è presidente dell'RCF fin dal 2014, quando ha sostituito Arkady Dvorkovich, che al momento è Presidente della FIDE e che in passato è stato Vice Primo Ministro della Russia e ha guidato la squadra organizzativa locale e responsabile per la FIFA World Cup 2018 svoltasi in Russia.

La Federazione Internazionale degli Scacchi è stata nuovamente criticata questa settimana per i suoi collegamenti con la Russia, dato che sono emersi legami tra il gigante dell'energia russo Gazprom e NIS, lo "Sponsor Generale" delle prime Olimpiadi degli Scacchi FIDE per Persone con Disabilità organizzato a Belgrado, in Serbia.

TRADUZIONE: È un peccato che la dirigenza FIDE stia sfruttando un così importante evento come le prime Olimpiadi degli Scacchi FIDE per Persone con Disabilità per accettare ancora una volta i soldi controllati dalla Russia. Il Partner Generale dell'evento, NIS, è controllata al 55% da Gazprom e dal suo sussidiario Gazprom Neft. — Paul Meyer-Dunker

FIDE ha celebrato questo evento come "uno spartiacque per il mondo scacchistico, dato che inaugura il più grande evento scacchistico di sempre dedicato alle persone con disabilità".

Sempre martedì sono emersi dei report sul bombardamento di un club scacchistico in Ucraina. Il GM Sulypa Oleksandr, primo allenatore dell'Ucraina, ha riferito su Twitter che il club scacchistico di Kherson, città del sud dove corrono le prime linee dei combattimenti, è stata colpita dalla Russia.

All'inizio della guerra, il grande maestro e capitano della squadra ucraina Oleksandr Sulypa ha pubblicato la sua foto con la didascalia: "Sto difendendo la mia terra dai nemici e dai "pacificatori". La verità vincerà!"

Il grande maestro 51enne, il cui ritratto mentre impugnava una pistola in difesa del suo paese ha fatto il giro del mondo, ha postato delle foto che dimostrano i danni subiti dall'edificio.

TRADUZIONE: Oggi i terroristi russi hanno sparato al club di scacchi di Kherson, un monumento architettonico. Via la politica dagli sport? — Sulypa Oleksandr

Chess.com non ha modo di verificare indipendentemente quanto testimoniato dal GM Oleksandr, ma l'ha contattato per avere un commento.

L'ECU, fondata nel 1985, è un ente indipendente che rappresenta 54 federazioni nazionali. Organizza circa 20 eventi all'anno, inclusa l'European Club Cup e il Campionato Europeo Individuale.

Chess.com ha anche contattato sia la RCF che la ACF per avere un loro commento.

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