Chess.com Bannato Dalla Russia
Ieri Chess.com è stato bannato dall'agenzia del governo Russo, Roscomnadzor, il "Servizio Federale per la Supervisione della Comunicazione, della Tecnologia dell'Informazione e dei Mass Media". Roscomnadzor è responsabile della censura all'interno della Russia, un'attività molto intensa in questi giorni. Dall'inizio della guerra contro l'Ucraina da parte della Russia, cioè dal 24 febbraio, Roscomnadzor ha bannato centinaia di siti inclusi Facebook, Twitter, Instagram, Google News, BBC News, NPR e Amnesty International.
Secondo Roscomnadzor, il loro obiettivo è bloccare due pagine web: "On The Invasion of Ukraine", che delinea chiaramente le nostre opinioni e intenzioni nei confronti della guerra in Ucraina e risponde ad alcune domande che ci vengono poste frequentemente sull'argomento, e "Ukrainian Chess Players In Times Of War", articolo che raccoglie interviste a giocatori di scacchi ucraini sulle loro circostanze e opinioni durante le prime giornate di guerra. Poiché Chess.com si avvale di pagine web sicure (https), Roscomnadzor non può bannare quelle pagine singolarmente e ha quindi bannato l'intero sito di Chess.com. I nostri membri ci riportano che le app di Chess.com non sono state colpite da questa censura. Incoraggiamo con entusiasmo i nostri membri russi a continuare ad accedere al nostro sito attraverso le nostre app o con uno qualsiasi dei numerosi ed eccellenti servizi VPN che in Russia sono così essenziali.
Ribadiamo la nostra condanna, nel modo più energico e chiaro possibile, della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina: continueremo a pubblicare contenuti allineati a questa posizione. Continueremo ad accogliere con calore i membri di Chess.com della Russia che sfideranno la censura del governo e decideranno di giocare su Chess.com.