Il Campione Del Mondo Carlsen Sul Format Del Campionato Mondiale, Ding E Altro
Mancano pochi giorni prima che finalmente perda il titolo, ma il GM Magnus Carlsen ha condiviso alcune sue idee interessanti sul Campionato del Mondo FIDE 2023.
Mentre i GM Ian Nepomniachtchi e Ding Liren già se le stavano dando di santa ragione ad Astana per decidere chi sarà il suo successore, Carlsen era invece a godersi il tempo libero dando sfoggio delle sue abilità nel poker con altre celebrità.
“Ho davvero bisogno di soldi per finanziare le mie costose abitudini, come il bere, quindi probabilmente dovrei prenderla abbastanza seriamente", ha scherzato Carlsen secondo il Wall Street Journal.
Poi si è fatto vedere sul tappeto rosso quando ha consegnato un premio alla cerimonia del Breakthrough Prize a Los Angeles. La nona edizione dello spettacolo è stata condotta da James Corden e ha onorato “gli scienziati che cambiano il mondo”. Il norvegese è finito sotto i riflettori consegnando un premio assieme a Lily Collins, stella di "Emily in Paris", davanti ad una folla di star di Hollywood quali Kristen Bell, Danny DeVito, Robert Downey Jr., Gal Gadot, Ashton Kutcher, Brie Larson, Edward Norton, Leslie Odom Jr. e and Chris Pine.
Guarda la clip della cerimonia qui sotto!
Anche la sua comparsa sul canale Twitch delle sorelle Botez ha attratto una certa attenzione tra gli appassionati di scacchi, soprattutto con la sua battuta dopo una partita del Titled Tuesday:
"Ho mollato quel c**** di Campionato del Mondo per questo?"
Una volta tornato in Norvegia, il cinque volte Campione del Mondo ha annunciato una nuova compagnia e lanciato un'app, Fantasy Chess, assieme a Norway Chess, comparendo nel podcast norvegese Sjakksnakk, diretto dai suoi amici Askild Bryn e Odin Blikra Vea.
Nella conversazione durata un'ora, il presto ex Campione del Mondo ha spiegato il suo punto di vista su una serie di argomenti che tratteremo anche in un secondo articolo, ma molto interessante è stata la sua prospettiva sul match del Campionato del Mondo.
Episode 2 med @MagnusCarlsen er ute nå!
— Sjakksnakk (@sjakksnakk) April 28, 2023
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"Non ho seguito in diretta nessuna partita, ma le ho guardate poi con calma, quindi so quel che sta succedendo", ha detto Carlsen prima che Ding riportasse il match in parità a 6-6.
Ha continuato argomentando sul perché tante partite ad Astana siano state decisive, in forte contrasto con i suoi match del 2016 e del 2918, dove sono terminate patte 24 partite classiche di 26.
"Credo che in verità molto dipenda da che tipo di posizioni ottieni dall'apertura. Se ricavi partite molto complicate, ci saranno anche molti più errori: per la maggior parte dei casi, è questo che è successo, per ottenere partite emozionanti. Credo che nei precedenti match che avete visto i miei avversari, soprattutto con il Nero, hanno scelto le linee più solide in assoluto, tentando di appiattire la partita e ottenere il minor gioco possibile, cosa comunque che non si può criticare e probabilmente anche la miglior strategia che si possa adottare contro di me".
"In più, hanno giocato molto solidamente anche con il Bianco, senza prendersi molti rischi e anche tirando il freno a mano quando ce n'erano, con l'eccezione del match contro Caruana, in cui le mie partite con il Nero sono state molto emozionanti. Credo dipenda molto da questo, che credano di potersi prendere molti più rischi. Credo che tutti i miei avversari abbiano pensato che se fossi andato in vantaggio sarebbero stati in grossi guai nel match. Se con il Nero ho un repertorio che conosco bene, cosa che avevo nei match, è estremamente difficile avere una buona occasione senza prendersi rischi enormi. E se sono io a condurre il gioco quando ho il Bianco, non esagero. Ma qui avete visto che nessuno di loro è riuscito a difendersi, quindi anche l'altro può prendersi rischi maggiori".
Carlsen ha offerto un esempio tratto dalla seconda partita del match, che ha portato a Ding la sua prima sconfitta.
"Puoi anche rischiare... quando Ding gioca 4.h3 con il Bianco nel Gambetto di Donna, sta dicendo 'Ok, voglio giocare una posizione completamente sconosciuta, assolutamente non migliore per me; non è nemmeno una posizione sicura, ma una complicata che spero di conoscere meglio del mio avversario'. È un po' presto per deviare in questo modo; ed è andata molto, molto male in quella partita, ma cose del genere non le avete viste molto spesso nei miei match".
"È stato molto emozionante da seguire. Credo riguardi il suo livello di complessità. Mi aspettavo un miglior livello di gioco in difesa, ma sono impressionato da come sono riusciti a creare possibilità di vittoria e da quanto poco siano riusciti o abbiano voluto appiattire le partite il prima possibile".
Carlsen ha anche menzionato la vittoria di Ding con il Bianco nella sesta partita.
"È stato piuttosto scioccate il fatto che Ding abbia giocato il London. Si è trovato a stare meglio perché Nepo ha giocato una linea che lui stesso non conosceva... Che è successo in quella partita? Piuttosto strana".
Carlsen ha continuato parlando della sua strategia nel match del 2016 contro il GM Sergey Karjakin, terminato con la sua vittoria 3-1 negli spareggi rapid dopo un 6-6 nelle partite classiche.
"Io stesso ho avuto dei match, soprattutto contro Karjakin, in cui ho creduto di essere così tanto più forte di lui da dover spingere in ogni singola partita, che io giocassi con il Bianco o con il Nero, per istigare la battaglia ad ogni occasione. Aumenta le probabilità che io perda qualche partita, ma credevo che avrei ottenuto opportunità più che sufficienti di vincere comunque il match. Alla fine non ho scelto quella strategia, finendo invece come nei miei altri match: 'Sono davvero molto solido con il Nero, buona fortuna a vincere contro di me con il Bianco'. E speravo di ottenere qualche occasione almeno nelle mie partite con il Bianco; non ho avuto molto successo, quindi è molto divertente vedere altri scommettere su un'altra strategia".
Carlsen, però, evidentemente non è un grande fan degli scacchi classici e si è schierato contro l'impressione secondo cui "gli scacchi classici stanno andando bene" dovuta al numero di vittorie nel match.
"C'è molto di cui parlare ora che questo match di Campionato del Mondo sta dimostrando che 'tutto va bene' eccetera. Devo ammettere che non ci credo per nulla! Quello che state vedendo è il fatto che non si stanno sforzando di essere distruttiva allo stesso modo".
Con la parola "distruttiva " Carlsen si riferisce alle aperture che lasciano poco spazio al gioco rischioso.
"È completamente diverso quando si tenta di essere distruttivi. E si vede sempre più spesso quanto si debba scavare per trovare idee anche solo giocabili. Sì, fino ad un certo punto possiamo ancora giocare a scacchi classici, anche a livello di Campionato del Mondo, ma perché dovremmo farlo quando è necessario scavare così a fondo per rendere una variante anche solo giocabile? Perché non fare qualcos'altro che... per come la vedo io, renda tutto più emozionante e offra più scacchi? Perché, in effetti, si vuole davvero trovare il miglior giocatore di scacchi; ma il format attuale non dà abbastanza spazio per farlo. È fantastico che ora ci sia un match in cui i giocatori non sono così distruttivi, ma per come la vedo io ciò non significa che i problemi strutturali siano stati risolti".
Nella seconda parte di quest'articolo tratteremo l'opinione di Carlsen sulla sua nuova identità senza il titolo, la sua versione delle discussioni avute con la FIDE a Madrid, la formula vincente di Dubai, il tempo da lui passato con una star di massimo livello di Hollywood, la sua rinnovata intenzione di giocare a scacchi a tempo breve, i suoi pensieri sui giovani talenti come i GM Gukesh D, Praggnanandhaa R, Nodirbek Abdusattorov e Alireza Firouzja, sulla sua vita personale e molto altro!