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Ju Wenjun Vince Il Suo 4° Titolo Di Campionessa Mondiale Femminile Di Scacchi

Ju Wenjun Vince Il Suo 4° Titolo Di Campionessa Mondiale Femminile Di Scacchi

Colin_McGourty
| 0 | Cronaca evento scacchistico

La GM Ju Wenjun ha vinto la complessa ultima partita del Campionato del Mondo di Scacchi Femminile 2023, reclamando il suo quarto titolo con la vittoria per 6,5-5,5 sulla GM Lei Tingjie. La 17esima Campionessa del Mondo Femminile, che detiene il titolo dal 2018, riceve anche un premio di 300.000 euro; Lei ha invece vinto 200.000 euro.

 Come rivedere il Campionato del Mondo Femminile di Scacchi 2023
Puoi recuperare tutte le dirette inglesi di Chess.com dell'evento sui nostri canali TwitchYouTube. Tutti i dettagli del match sono reperibili qui sulla nostra piattaforma dedicata agli eventi live.

Le dirette in inglese sono state condotte dalla WGM Jennifer Shahade e dalla IM Jovanka Houska

Lei ha portato una boccata d'aria fresca con la sua prima sfida per il titolo mondiale e, soprattutto dopo essere andata in vantaggio nella fantastica prima metà dell'evento, era sembrata in grado di diventare la 18esima Campionessa del Mondo Femminile. Ju però nella seconda metà si è ripresa e, dopo aver recuperato la parità nel match, nell'ultima partita ha mostrato tutta la sua classe e ha conservato il suo titolo. Diventa così la sesta giocatrice di sempre ad aver vinto il titolo almeno quattro volte.

Campionesse del Mondo Femminili

# Giocatrice Anni # Vittorie Edizioni Vinte
1 Vera Menchik 1927-44 8 1927, 1930, 1931, 1933, 1935, 1937 (2), 1939 
2 Lyudmila Rudenko 1950-53 1 1950
3 Elisaveta Bykova 1953-56, 1958-62 3 1953, 1958, 1959
4 Olga Rubtsova 1956-58 1 1956
5 Nona Gaprindashvili 1962-78 5 1962, 1965, 1969, 1972, 1975
6 Maia Chiburdanidze 1978-91 5 1978, 1981, 1984, 1986, 1988
7 Xie Jun 1991-96, 1999-2001 4 1991, 1993, 1999, 2000
8 Susan Polgar 1996-99 1 1996
9 Zhu Chen 2001-04 1 2001
10 Antoaneta Stefanova 2004-06 1 2004
11 Xu Yuhua 2006-08 1 2006
12 Alexandra Kosteniuk 2008-10 1 2008
13 Hou Yifan 2010-12, 2013-15, 2016-17 4 2010, 2011, 2013, 2016
14 Anna Ushenina 2012-13 1 2012
15 Mariya Muzychuk 2015-16 1 2015
16 Tan Zhongyi 2017-18 1 2017
17 Ju Wenjun 2018-present 4 2018 (2), 2020, 2023

Scopri di più: Tutte Le Campionesse Del Mondo Femminili

Ju ad oggi ha vinto il titolo tre volte in un match e una volta in un torneo a eliminazione diretta a 64 giocatrici.

Anno Risultato Avversaria/Torneo
2018 + Tan Zhongyi
2018 + Kateryna Lagno/knockout a 64 giocatrici
2020 + Aleksandra Goryachkina
2023 + Lei Tingjie

La gran parte dei pronostici di quest'anno aveva immaginato un'ultima partita classica tranquilla, per risparmiare le forze in vista degli spareggi che si sarebbero giocati domenica. Ma forse avremmo dovuto prevedere quanto accaduto, dato che tutti i titoli per il match di Ju si sono risolti con un'ultima partita classica ricca di emozioni.

Quando nel 2018 a Ju sarebbe bastata una patta all'ultimo turno per conquistare il suo primo titolo, con il Bianco costruì invece una posizione totalmente vinta contro la GM Tan Zhongyi; solo allora si accontentò della patta che le portò la corona.

Ju Wenjun sa tutto quel che c'è da sapere sulle ultime partite decisive... Foto: Stev Bonhage/FIDE.

Poi, nel suo secondo Campionato del Mondo del 2018, cioè nel match della Finale a quattro partite al termine di un torneo a eliminazione diretta a 64 giocatrici, Ju si trovò a dover battere a chiamata la GM Kateryna Lagno con il Nero per poter raggiungere gli spareggi. E ci riuscì!

Anche se queste due partite andarono perfettamente per Ju, nell'ultima partita del match del 2020 contro la GM Aleksandra Goryachkina le sarebbe bastata solo la patta con il Nero; invece finì sconfitta, e il titolo dovette poi continuare a difendere agli spareggi.

Da ciò possiamo dedurre che:

  1. Pochi giocatori nel mondo degli scacchi hanno tanta esperienza quanto Ju nell'affrontare questo tipo di partita, all'ultimo turno, in cui tutto è in ballo.
  2. Non bisogna aspettarsi una patta veloce!

Quel che ne è seguito in questo caso, infatti, è stato un thriller: la valutazione ha passato ogni possibile sfumatura, ma ad un certo punto l'oscillazione si è fermata.

Partita 12: Ju Wenjun 1-0 Lei Tingjie

Proprio come nella penultima partita, nella quale Ju era tornata alla scelta che aveva fatto nella sua prima partita con il Nero del match, ha scelto di giocare 1.d4, la stessa delle prime tre partite. Dopo 1...d5 ha sfoderato la prima piccola sorpresa, ossia 2.Cf3, invece della sua precedente 2.c4. Si è trattato di un'apertura tranquilla, ma non per molto: le due si sono presto avventurate in un tunnel di teoria d'apertura complicato e pericoloso.

Alla mossa 13 aveva due pedoni passati uniti sull'ala di donna, mentre Lei aveva anche lei un pedone c passato e ampie forze ammassate nel centro della scacchiera. Si è trattato di un momento importante, dato che Ju avrebbe potuto provare 13...g5!?

Se il pedone viene catturato, il Nero può catturare in h2 e avere anche la colonna g semiaperta per attaccare. Il computer raccomanda comunque la cattura, e Ju ha poi commentato di aver guardato queste posizioni con la sua squadra; questa includeva non solo il già rivelato GM Pentala Harikrishna, ma anche il numero 23 al mondo, il GM cinese Wei Yi. Ju ha spiegato: "Il Nero deve fare molte scelte, ed ero pronta a giocare praticamente qualsiasi posizione di questa linea".

Lei ha passato, scegliendo invece 13...0-0 dopo 18 minuti di riflessione; ciò non ha comunque portato ad una partita tranquilla. La seguente, scombussolata fase di gioco deve aver portato un turbinio di speranze in entrambe.

Prima è sembrato che fosse stata Lei a uscire dai binari, quando i pedoni bianchi sembravano essere dominanti; ma alla mossa 18, invece di muovere la sua torre attaccata Ju ha deciso di rinunciare alla torre in cambio di due pezzi leggeri, con 18.Axf6!?, spiegando più tardi di aver voluto tenere complicata la posizione. Non era sicura di come valutare la posizione dopo 18.Ta2, la mossa consigliata dai motori.


Dopo 18...Cxa1 19.Axa1 Dxa5 i pedoni sull'ala di donna, prima motivo d'orgoglio per Ju, sono divenuti solo un ricordo; ma, proprio quando le commentatrici si erano convinte che volesse puntare il tutto per tutto con un attacco sul re, ha scelto invece 20.Dc3!?, minacciando scacoc matto in g7 e proponendo il cambio delle donne.

TRADUZIONE: Invece di puntare su un attacco al re, Ju Wenjun decide di liquidare forzatamente le donne, il che sembra lasciarla a difendere un finale insidioso! — chess24.com

A posteriori si può dire che Lei abbia reagito troppo velocemente, forse sollevata dalla sparizione delle donne dalla scacchiera. Ha catturato immediatamente in c3 piuttosto che difendersi dal matto con 20...Af8 o con 20...f6, quando altrimenti Ju sarebbe stata costretta comunque al cambio in condizioni meno favorevoli.

La partita è però rimasta equilibrata fino a che Lei non ha preso una decisione che forse le è costato il titolo mondiale: 22...e5? 

Scacciare i pezzi centralizzati del Bianco e in particolare il difensore del pedone b5 sono ovviamente tutte cose desiderabili, ma quando la polvere si assesta ci accorgiamo improvvisamente che il tutto è alle spese del pedone d5, indebolito fatalmente. Lei ha detto di aver previsto quel che sarebbe accaduto in partita: "Ma non l'ho considerato seriamente, quindi credo che nel complesso 22...e5? sia stato un grande errore in questa partita. In quel momento probabilmente dovrei giocare con cautela".

Ju ha replicato correttamente 23.Cf5! e dopo 23...Af8 si è verificato quasi l'ultimo momento decisivo.

Ju qui ha speso quasi 10 minuti, in una posizione in cui qualsiasi mossa, a parte una, avrebbe permesso a Lei di tornare in vantaggio. Alla fine però Ju ha giocato correttamente: 24.Axe5!, rinunciando al suo pedone b, a fronte di 24...Txb5, ma lasciando il pedone d5 del Nero davvero indebolito.

Per un attimo è parso che la porta verso il titolo mondiale si fosse aperta per Lei, ma Ju l'ha chiusa con decisione. Foto: Stev Bonhage/FIDE.

Il momento evidenziato da Ju in conferenza stampa è la mossa 27, che forse è stata trascurata da Lei.

27.Cb1! è stata la mossa tranquilla che ha fatto la differenza, poiché quando il cavallo è poi saltato fuori in c3 era già chiaro che Ju si trovava nella miglior posizione che avrebbe potuto sperare, una di dominio posizionale completo.

TRADUZIONE: Ju Wenjun ha una posizione da sogno, con cavalli bloccatori in c3 e d4 e una debolezza a lungo termine nel pedone d5!

Ju ha descritto la posizione come "molto difficile da difendere". Con abilità ha manovrato i suoi pezzi per eliminare il pedone d del Nero, poi tutto si è ridotto allo spingere il suo stesso pedone d verso la promozione e la vittoria.

Questo pedone era ormai arrivato in d7 e gli era stata assegnata una guardia d'onore: solo allora Lei ha finalmente ammesso la sconfitta.

TRADUZIONE: Gli ultimi momenti, in cui Ju Wenjun ha sconfitto Lei Tingjie in una brillante partita finale che le ha fatto mantenere il titolo di Campionessa del Mondo Femminile! — chess24.com

Ju ha spiegato perché non ha mostrato le stesse emozioni esibite dal GM Ding Liren quando questi ha conquistato il titolo assoluto per conto della Cina: "Ero concentrata proprio fino alla conclusione, quindi alla fine ho pensato ok, il Bianco vince, ed ecco tutto!"

Il GM Rafael Leitao ha commentato qui sotto per noi la partita.


Così, un match emozionante è terminato con la delusione della sfidante, ma con la meritata continuazione del regno dell'ora quattro volte Campionessa del Mondo, che ha vinto due partite nella seconda metà del match.

Fed Nome Elo 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 Punti
Ju Wenjun 2564 ½ ½ ½ ½ 0 ½ ½ 1 ½ ½ ½ 1 6,5
Lei Tingjie 2554 ½ ½ ½ ½ 1 ½ ½ 0 ½ ½ ½ 0 5,5

Nella conferenza stampa dopo la partita, Ju si è detta "emozionata e sollevata allo stesso tempo". Le è stato chiesto il modo in cui questo match si è distinto dai precedenti:

"In realtà, credo che ogni volta per me sia speciale, e mi sembra che stavolta ci sia stata una qualità davvero, davvero alta nelle partite di scacchi; mi sembra che entrambe le giocatrici abbiano giocato molto bene. Sono stata fortunata!"

Ju Wenjun può finalmente rilassarsi e sorridere. Foto: Stev Bonhage/FIDE.

Lei, anche se delusa, ha descritto la fine del match come "liberatorio", aggiungendo: "Per me, ok, ho perso una partita, ho perso un match, ma ci sono molte cose buone a cui guardare in futuro, e giocherò ancora a scacchi".

Ha rivelato di essere stata aiutata non solo dal GM Teimour Radjabov, che era già stato scoperto nelle fasi precedenti del match, ma anche dal suo ragazzo, il GM di Taiwan Raymond Song. Ha anche detto che il match le ha insegnato alcune cose.

"Credo che la cosa più importante sia il modo in cui ci si controlla sotto pressione, inoltre ho assorbito dello spirito combattivo dalla mia avversaria, ho imparato a lottare semplicemente ad ogni partita e fino alla fine, cose di questo tipo".

Lei Tingjie si è guadagnata sostenitori di tutto il mondo scacchistico durante il match. Foto: Stev Bonhage/FIDE.

Ju ha restituito questo complimento a proposito dello spirito combattivo, e in effetti entrambe le giocatrici hanno rispettato la loro promessa prima del match di lottare in ogni partita. Lei ha detto che i suoi piani nell'immediato erano di "mangiare del cibo gustoso" e di "riposare a lungo dopo questo match, perché voglio passare più tempo con la mia famiglia". 

Ju, intanto, tornerà in azione tra meno di una settimana: è la prima di tabellone nella Coppa del Mondo Femminile di Scacchi, la FIDE Women's World Cup, a Baku, in Azerbaijan.

Il Campionato del Mondo Femminile di Scacchi 2023 (2023 FIDE Women's World Championship, FWWC) è l'evento femminile a tavolino più importante dell'anno. La Campionessa del Mondo uscente, la GM Ju Wenjun, ha affrontato la sfidante, la GM Lei Tingjie, per la contesa del titolo di Campionessa del Mondo. Il Campionato è iniziato il 5 luglio e prevedeva un montepremi complessivo di 500.000 euro.


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Colin McGourty

Colin McGourty led news at Chess24 from its launch until it merged with Chess.com a decade later. An amateur player, he got into chess writing when he set up the website Chess in Translation after previously studying Slavic languages and literature in St. Andrews, Odesa, Oxford, and Krakow.

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