59enne diventa Campionessa del Pakistan superando la grave disabilità fisica
Sehba Shah ha superato una grave disabilità fisica per diventare Campionessa Pakistana Femminile. La 59enne guiderà ora la squadra nazionale che parteciperà a uno dei più grandi eventi scacchistici dell'anno.
Le 45esime Olimpiadi degli Scacchi FIDE, che si terranno a Budapest, in Ungheria, dal 10 al 23 settembre, non sono solo una sfida tra le squadre nazionali e i migliori maestri al mondo per la gloria e per le medaglie; sono anche una celebrazione degli scacchi come gioco universale, accessibile a tutti, che consente alle nazioni scacchistiche più piccole di mettere in mostra i propri talenti e di acquisire esperienza contro i migliori del mondo.
Una di loro è Sehba Shah, che a 59 anni rappresenterà il suo Paese alle Olimpiadi per la prima volta. Shah è affetta da distrofia muscolare progressiva, una condizione debilitante che ha indebolito gravemente i suoi muscoli e l'ha costretta su una sedia a rotelle. Malgrado le difficoltà, il suo amore per gli scacchi è rimasto immutato.
Con l'aiuto di un assistente che muoveva fisicamente i pezzi sulla scacchiera per lei, Shah ha dominato il campionato nazionale di scacchi femminile di 25 giocatrici, totalizzando ben 6,5 punti su sette turni.
"Gli scacchi significano molto per me, ho sviluppato un interesse per questo gioco che ormai non è solo un passatempo, ma una passione", ha dichiarato a Chess.com.
Gli scacchi significano molto per me, ho sviluppato un interesse per questo gioco che ormai non è solo un passatempo, ma una passione.
—Sehba Shah
A causa della sua disabilità e dei luoghi remoti in cui si svolgono gli eventi, non aveva potuto partecipare ai precedenti campionati nazionali. Questa volta, grazie alla Federazione Scacchistica Pakistana e ad altri sostenitori, le sono state fornite due assistenti e un autista. Questo le ha permesso di viaggiare da Lahore alla capitale, Islamabad.
"Il torneo mi è andato bene fin dall'inizio" ha detto. "L'evento ha offerto un campo di gioco equo, in cui le prestazioni sulla scacchiera erano l'unico criterio di valutazione. L'evento è stato un'opportunità in cui i diversi tipi di disuguaglianza sono passati in secondo piano e tutti sono stati valutati con lo stesso metro di giudizio".
Posizione | Giocatrice | Elo | Punti |
1 | Sehba Shah | 0 | 6,5 |
2 | Wasif Zenobia | 1708 | 5,5 |
3 | Gul Mehak | 1726 | 5 |
4 | Sehrish | 1613 | 5 |
5 | Asmi Aayat | 1478 | 4,5 |
6 | Ahmad Raj Zoya | 0 | 4,5 |
7 | Khan Yumna | 1640 | 4 |
8 | Saddique Fareeha | 0 | 4 |
9 | Ali Maliha | 1698 | 4 |
10 | Shafique Alishba | 1687 | 4 |
Il viaggio di Shah negli scacchi è iniziato alla tenera età di dieci anni, stimolata dallo storico match del Campionato del Mondo di Scacchi del 1972 tra i GM Bobby Fischer e Boris Spassky. Insieme al fratello maggiore Selman, anch'egli affetto dalla stessa malattia genetica, ha voluto assolutamente imparare a giocare.
Cresciuti a Meerut, in India, i due hanno faticato a trovare qualcuno che insegnasse loro le basi del gioco. Quando un loro cugino, in visita da Nuova Delhi, impartì loro una breve lezione di dieci minuti sui fondamentali, la loro passione si accese di nuovo e svilupparono una cerchia di amici con cui giocare a scacchi.
Dopo essersi trasferiti in Pakistan nel 1987, i fratelli furono inizialmente isolati dalla comunità scacchistica, ma rimasero attivi giocando a scacchi per corrispondenza, continuando a migliorare il loro gioco attraverso la lettura e la pratica.
Selman, che era stato un compagno costante e un sostegno morale per la sorella fin dall'infanzia, è tragicamente scomparso nel 1994. Nonostante la profonda perdita, la sua esortazione a continuare a giocare a scacchi e a lottare per l'eccellenza è rimasta con lei. Shah ha continuato a studiare libri di scacchi e ad analizzare le partite usando una piccola scacchiera e una matita per spingere i pezzi nell'era pre-computer.
Negli ultimi anni, Shah ha giocato soprattutto in eventi scacchistici locali e provinciali e in eventi di scacchi per corrispondenza online. Non ha potuto partecipare all'ultimo campionato nazionale a causa delle difficili condizioni di viaggio verso una località remota e della mancanza di supporto da parte della sua federazione.
Tale problema è stato risolto quest'anno e ora il notevole risultato di Shah, che l'ha portata a essere intervistata dalla televisione nazionale, ha attirato l'attenzione nel suo Paese. La giocatrice è stata elogiata anche da Hanif Qureshi, presidente della Federazione Scacchistica Pakistana, che ha dichiarato: "Sono immensamente orgoglioso dello straordinario risultato di Shah e della sua vittoria del Campionato Pakistano Femminile. La sua vittoria non è solo un successo personale, ma una fonte di ispirazione per molti".
Qureshi ha detto che la storia di Shah incoraggerà sempre più persone a perseguire le proprie passioni e a non arrendersi mai, indipendentemente dagli ostacoli che si incontrano. "Shah è un esempio lampante della natura inclusiva e valorizzante degli scacchi", ha dichiarato a Chess.com.
Shah è un esempio lampante della natura inclusiva e valorizzante degli scacchi.
—Hanif Qureshi, Presidente della Federazione Scacchistica Pakistana
Una delle più grandi sostenitrici di Shah è Samreen Khan, che ha partecipato anche al Campionato Pakistano di Scacchi Femminile. Ha raccontato a Chess.com che Shah ha attirato la sua attenzione quando appariva costantemente in cima alla classifica nei tornei a livello distrettuale.
"Essendo una giocatrice nuova e dilettante, ho cercato attivamente la guida dei veterani, quindi incontrare Sehba è stata un'opportunità unica che non potevo perdere".
Dopo che Shah è diventata campionessa nazionale femminile, le due si sono incontrate. "Il nostro incontro è durato due ore e mezza e si è concentrato interamente sugli scacchi. Le sue intuizioni sono state incredibilmente preziose e avrei voluto passare più tempo a imparare da lei".
Khan ammira la dedizione di Shah al gioco, che l'ha portata a diventare una campionessa grazie alla sua "pura abilità mentale e determinazione".
"La storia di Sehba è davvero una fonte di ispirazione: la sua perseveranza, la sua concentrazione e la sua determinazione mi hanno insegnato che, a prescindere dall'età o dagli ostacoli che si incontrano, si può raggiungere la grandezza se si rimane concentrati sui propri obiettivi. Durante il nostro incontro ha detto che "sarebbe morta se non ci fossero stati gli scacchi", sottolineando quanto il gioco sia parte integrante della sua vita. I risultati di Sehba e il suo percorso nel mondo degli scacchi meritano un immenso riconoscimento e lei continua a motivarmi ogni giorno".
La storia di Sehba è davvero una fonte di ispirazione: la sua perseveranza, la sua concentrazione e la sua determinazione mi hanno insegnato che, a prescindere dall'età o dagli ostacoli che si incontrano, si può raggiungere la grandezza se si rimane concentrati sui propri obiettivi.
—Samreen Khan, amica e sostenitrice di Shah
Nel frattempo, Shah si sta preparando per la sua prossima mossa: Budapest. Ha dichiarato a Chess.com:
"Sono entusiasta della prospettiva di giocare per il Pakistan. Mi preparerò per l'evento internazionale concentrandomi sull'eliminazione dei punti deboli del mio gioco e migliorando in tutte le fasi, apertura, mediogioco e finale".