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4 Candidati Alle Elezioni Presidenziali FIDE

4 Candidati Alle Elezioni Presidenziali FIDE

PeterDoggers
| 0 | Cronaca evento scacchistico

Le elezioni presidenziali FIDE, che si terranno il 7 agosto 2022, vedranno la contesa tra ben quattro candidati. La situazione si è definita dopo che la Commissione Elettorale FIDE ha approvato le quattro richieste di candidatura il 7 giugno (qui il PDF, che è stato pubblicato sul sito web della FIDE il 9 giugno).

Le quattro candidature approvate sono le seguenti, dove il primo nome è quello proposto come Presidente e il secondo come Vice:

La scadenza per presentare le candidature era fissata il 7 giugno 2022 (esattamente due mesi prima delle elezioni), con diversi requisiti. Per esempio, le due persone candidate a presidente e vice non potevano appartenere alla stessa federazione di scacchi; inoltre, la candidatura doveva essere supportata da almeno cinque federazioni di scacchi di almeno quattro diversi continenti.

La candidatura di Enyonam Sewa Fumey con Stuart Fancy (intervistato qui da Chess.com) è stata dichiarata non valida e dunque è stata rifiutata perché aveva ricevuto il supporto solo da federazioni dell'Africa (Burkina Faso, Egypt, Togo e Senegal), dell'Asia (Papua New Guinea) e dell'America (Haiti), ma non dell'Europa. Appresa la notizia, Fumey ha subito pubblicato una lettera irata commentando il mancato supporto da parte dell'Europa.

Arkady Dvorkovich e Viswanathan Anand

Akrady Dvorkovich and Viswanathan Anand
Arkady Dvorkovich e Viswanathan Anand. Foto: Maria Emelianova/Chess.com.

La candidatura di Dvorkovich e Anand è stata sostenuta da Tunisia (Africa), Messico (America), India (Asia), Cipro (Europa), Panama (America), Indonesia (Asia), Nigeria (Africa) e Montenegro (Europa). L'essere supportati dal massimo numero possibile di federazioni (otto) può essere considerato un buon segno di confidenza: secondo la Commissione Elettorale, tra l'altro, questa candidatura ha ricevuto anche altri appoggi comunicati in via diretta da federazioni membri. Si può dire con tranquillità che Dvorkovich sia il favorito di queste elezioni.

L'1 aprile 2022, ad una conferenza stampa a Nuova Delhi, il Presidente FIDE ha annunciato che si sarebbe candidato per un secondo mandato, proponendo Anand come suo braccio destro. Dvorkovich è l'unico candidato ad aver già annunciato diversi membri della sua squadra, cosa per il momento non ancora obbligatoria: Joran Aulin-Jansson (Norvegia), Zhu Chen (Qatar) e Mahir Mammedov (Azerbaijan).

Andrii Baryshpolets e Peter-Heine Nielsen

Andrii Baryshpolets Peter Heine Nielsen
Andrii Baryshpolets (foto: Baryshpolets,Twitter) e Peter Heine Nielsen (foto: Maria Emelianova/Chess.com).

La candidatura di Baryshpolets e Nielsen è stata sostenuta dal Sudan del Sud (Africa), da Curacao (America), dalla Nuova Zelanda (Asia), dall'Inghilterra (Europa), dalla Lituania (Europa), dall'Olanda (Europa) e dalla Norvegia (Europa). La Commissione Elettorale nota che, un giorno dopo aver inviato l'endorsement per questa candidatura, il Sudan del Sud ha fatto lo stesso anche per la Dvorkovich/Anand; una federazione può però sostenere solo un candidato per ogni posizione eletta, inoltre "il sostegno non può essere ritirato una volta approvato e comunicato".

Baryshpolets, un grande maestro ucraino di 31 anni che vive negli Stati Uniti, ha annunciato la sua candidatura il 20 maggio di quest'anno. Nelle sue dichiarazioni ufficiali, fa notare che la FIDE fa ancora fatica con la sua reputazione e che, considerata la guerra in Ucraina, è importante che continui senza un ex politico russo come presidente, per evitare così in futuro quel che descrive come "la dipendenza politica ed economica dal governo russo". 

La proposta di Nielsen come vice è interessante da diversi punti di vista: il grande maestro danese di 49 anni era nel team di Anand come suo secondo, mentre ora si trovano schierati su fronti opposti e in competizione per lo stesso ruolo. Negli ultimi tempi, Nielsen è anche uno dei più critici sui social media nei confronti dell FIDE.

Inalbek Cheripov e Lewis Ncube

Inalbek Cheripov Lewis Ncube
Inalbek Cheripov (foto: Wikipedia) e Lewis Ncube (foto: FIDE).

La candidatura Cheripov/Ncube è stata sostenuta dalla Sierra Leone (Africa), dalle Barbados (America), da Timor Leste (Asia), dall'Ucraine (Europa) e dallo Zambia (Africa); è piuttosto indecifrabile, considerato che Cheripov è un personaggio piuttosto sconosciuto nel mondo degli scacchi e si trovano poche informazioni su di lui in rete.

Nato a Grozny, in Cecenia, il 50enne Cheripov (che si può scrivere anche "Inal Sheripov" o "Sherip") viveva in California e risiede ora in Belgio. Nella sua carriera è stato produttore di film, produttore e sceneggiatore, vincendo vari premi.

Nel 2017 Cheripov ha fondato un'associazione internazionale no-profit chiamata World Chess Culture, che sta al momento sviluppando un museo di scacchi interattivo. Il museo dovrebbe aprire nel 2024, per il 100° anno di fondazione della FIDE.

Ncube è un politico di scacchi con esperienza: ha operato sotto la presidenza FIDE di Kirsan Ilyumzhinov e nel 2018 è stato rieletto, per un soffio, come presidente della Confederazione Africana degli Scacchi.

È da sottolineare il supporto dell'Ucraina nei confronti di questa candidatura, considerato che un grande maestro ucraino ha avanzato un'altra candidatura presidenziale. Secondo Baryshpolets, il Presidente della federazione di scacchi ucraina, Victor Kapustin, ha agito indipendentemente e senza consultare il resto del consiglio.

Bachar Kouatly e Ian Wilkinson

Bachar Kouatly Ian Wilkinson
Bachar Kouatly (foto: Maria Emelianova/Chess.com) e Ian Wilkinson (foto: Ian Wilkinson Twitter).

La candidatura Kouatly/Wilkinson è stata supportata dal Congo (Africa), dalla Giamaica (America), dall'Australia (Asia), da Monaco (Europa), dalle St. Kitts and Nevis (America) e da Grenada (America).

Il 64enne Kouatly è il politico di scacchi più esperto tra i candidati. Nel 1990 è diventato vice presidente della Grandmaster Chess Association, poi a metà degli anni 1990 è quasi diventato presidente FIDE lui stesso.

Nel 1994 Kouatly, sostenuto dal GM Anatoly Karpov, si è candidò contro il futuro presidente Florencio Campomanes, supportato invece dal GM Garry Kasparov: vinse Campomanes. Un anno dopo la posizione di Campomanes divenne insostenibile e fu Ilyumzhinov a vincere le elezioni, con Kouatly nel ruolo di uno dei suoi due vice presidenti.

Kouatly nel 1997 è poi diventato proprietario ed editore del famoso giornale francese Europe Echecs. Nel 2016 è stato eletto presidente della federazione di scacchi francese, mentre dal 2018 fa da vice a Dvorkovich. Wilkinson è stato più volte presidente della federazione di scacchi giamaicana e vice presidente onorario sotto Dvorkovich.

Le elezioni presidenziali FIDE, che si terranno il 7 agosto 2022, si svolgono ogni quattro anni all'interno del Congresso Generale, che avrà luogo nel contesto delle Olimpiadi di Chennai, in India. I delegati di oltre 200 federazioni membri porteranno i loro voti e decideranno così chi dirigerà la Federazione Internazionale degli Scacchi per i prossimi quattro anni. 

PeterDoggers
Peter Doggers

Peter Doggers joined a chess club a month before turning 15 and still plays for it. He used to be an active tournament player and holds two IM norms. Peter has a Master of Arts degree in Dutch Language & Literature. He briefly worked at New in Chess, then as a Dutch teacher and then in a project for improving safety and security in Amsterdam schools. Between 2007 and 2013 Peter was running ChessVibes, a major source for chess news and videos acquired by Chess.com in October 2013. As our Director News & Events, Peter writes many of our news reports. In the summer of 2022, The Guardian’s Leonard Barden described him as “widely regarded as the world’s best chess journalist.”

Peter's first book The Chess Revolution is out now!

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